Nella giornata di venerdì 21 marzo, presso Villa Madama a Roma, il ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale ha presentato il Piano d’azione per l’export italiano nei mercati extra-Ue ad alto potenziale, con la partecipazione di Cdp, Ice, Sace e Simest e le principali associazioni di categoria, tra cui Federmanager.
Il ministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, Antonio Tajani, ha presentato le linee del Piano ideato per sostenere l’export e l’internazionalizzazione delle nostre imprese attraverso un insieme coordinato di interventi, in particolare verso alcune aree geografiche extra-UE, alternative ai mercati “maturi”, caratterizzate da un alto potenziale di crescita delle esportazioni italiane.
Il Piano – che si unisce in allegato – è stato realizzato con l’obiettivo di aumentare l’export italiano fino a raggiungere 700 miliardi di euro di esportazioni entro fine legislatura, focalizzandosi sulle seguenti aree ad “alto potenziale”: Turchia, Cina, Brasile, Emirati Arabi, Arabia Saudita, India, Messico, Sud Africa, e Algeria, nonché tutta l’area dei Balcani.
Al fine di sostenere l’internazionalizzazione delle imprese, nel corso dell’evento il vicepremier Antonio Tajani ha annunciato un maggiore coinvolgimento delle ambasciate italiane nella promozione delle attività di esportazione delle imprese, su un modello di “diplomazia della crescita” verso i Paesi obiettivo del Piano d’azione al fine di fornire informazioni concrete alle imprese interessate a sviluppare affari in tali mercati.
Intervenendo sulla questione dazi, infine, Tajani si è soffermato sulla decisione della Commissione Ue di rinviare l’adozione di misure contro l’eventuale introduzione dei dazi da parte degli USA – previsti per il 2 aprile – sostenendo come, dal suo punto di vista, un aumento degli investimenti negli Stati Uniti e una maggiore importazione dei suoi prodotti potrebbero scongiurare l’introduzione di nuove tariffe sul commercio a danno del nostro sistema produttivo, italiano ed europeo.