E’ stato pubblicato sul sito del Ministero delle Imprese il DD del 14 marzo 2025, che attua il DM 13 novembre 2024, con cui vengono definiti i criteri generali per l’attuazione dell’intervento previsto dall’Investimento 16 “Sostegno per l’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili nelle PMI” nell’ambito della Missione 7 “REPowerEU” del PNRR. Il bando prevede agevolazioni alle PMI, sotto forma di contributo in conto impianti, per investimenti finalizzati all’autoproduzione di energia elettrica ricavata da impianti solari fotovoltaici o minieolici, per l’autoconsumo immediato e per sistemi di accumulo/stoccaggio dell’energia dietro il contatore per autoconsumo differito.
Possono beneficiare dell’agevolazione le PMI operanti sull’intero territorio nazionale. Non sono in ogni caso ammissibili alle agevolazioni le imprese la cui attività non garantisce il rispetto del principio DNSH.
Gli incentivi, gestiti da Invitalia, sono concessi sotto forma di contributo in conto impianti e coprono una quota del costo degli investimenti pari al 30% per le medie imprese e al 40% per le piccole e microimprese. L’eventuale componente aggiuntiva di stoccaggio di energia elettrica è sostenuta per il 30% del suo costo.
Le risorse destinate alla misura sono 320 milioni di euro, di cui il 40% riservato alle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia e un altro 40% alle micro e piccole imprese.
La domanda di agevolazione deve essere presentata esclusivamente in formato elettronico, utilizzando la piattaforma informatica messa a disposizione nella sezione dedicata del sito internet di Invitalia, a partire dalle ore 12.00 del giorno 4 aprile 2025 e fino alle ore 12.00 del giorno 17 giugno 2025.
Sono ammesse le seguenti tipologie di spesa:
● acquisto, installazione e messa in esercizio di impianti solari fotovoltaici o mini eolici;
● apparecchiature e tecnologie digitali strettamente funzionali all’operatività degli impianti;
● sistemi di stoccaggio dell’energia prodotta;
● diagnosi energetica necessaria alla pianificazione degli interventi.
La diagnosi energetica ex-ante, in particolare, costituisce requisito necessario per l’ottenimento del beneficio, ed è incentivata nella misura del 50% delle spese ammissibili.
I programmi di investimento devono riguardare una sola unità produttiva che risulti nella piena disponibilità del soggetto proponente. Devono inoltre essere realizzati su edifici esistenti destinati all’esercizio dell’attività, o su coperture di strutture pertinenziali destinate in modo durevole al servizio degli stessi edifici. Sono previsti limiti di spesa che vanno da un minimo di 30 mila euro a un massimo di 1 milione di euro per singolo progetto. Gli interventi dovranno essere avviati successivamente alla presentazione della domanda e completati entro 18 mesi dall’approvazione delle agevolazioni.