Anche quest’anno CIDA ha contribuito alla pubblicazione del Rapporto su “Il Bilancio del Sistema Previdenziale italiano. Andamenti finanziari e demografici delle pensioni e dell’assistenza” curato dal Centro Studi e Ricerche Itinerari Previdenziali.
Il Rapporto è stato presentato lo scorso 15 gennaio all’interno della prestigiosa cornice offerta dalla Camera dei Deputati.
Giunto nel 2025 alla dodicesima edizione, il Rapporto rappresenta un unicum nel panorama italiano, in quanto unico documento in grado di racchiudere al suo interno sia una visione d’insieme del complesso sistema previdenziale italiano (con la previdenza intesa nell’accezione più ampia del termine) sia una riclassificazione, all’interno del più ampio bilancio dello Stato, della spesa sostenuta per la protezione sociale, che assorbe più della metà dell’intera spesa pubblica. Ideale proseguimento delle pubblicazioni un tempo realizzate dal Nucleo di Valutazione della Spesa Previdenziale, costituito dalla legge n.335/95 e cessato nel 2012, a partire dal 2014 viene curato dal Comitato Tecnico Scientifico e dagli esperti del Centro Studi e Ricerche Itinerari Previdenziali, molti dei quali già componenti o collaboratori del NUVASP, con l’obiettivo di essere messo a libera disposizione del governo, delle istituzioni (nazionali e internazionali), della stampa e di tutti i soggetti interessati ad approfondire i temi del welfare pubblico e complementare.
Rigorosamente redatto sulla base dei bilanci consuntivi degli Enti analizzati, il testo illustra gli andamenti della spesa pensionistica, delle entrate contributive e dei saldi delle differenti gestioni pubbliche e privatizzate che compongono il sistema pensionistico obbligatorio del Paese (inclusi gli andamenti delle Gestioni per gli interventi assistenziali-GIAS e della Gestione Prestazioni Temporanee-GPT per le prestazioni di sostegno al reddito), mettendo in evidenza le principali variabili – numero degli iscritti attivi, numero dei pensionati, contribuzione media, pensione media e relativi rapporti economici e demografici – che fotografano la situazione di INPS e Casse di Previdenza dei liberi professionisti al 2023, ultimo anno di rilevazione per il quale sono disponibili dati completi. Grazie a un database che si estende a ritroso fino al 1989, primo anno da cui è invece possibile usufruire di serie storiche omogenee, all’osservazione puntuale dei singoli fondi si affianca poi un’analisi retrospettiva dei trend di spesa lungo un arco temporale di ben 35 anni.